Seleziona una pagina

Mentre le medio e grandi imprese alla voce spesa di bilancio sistematicamente introducono quella della Consulenza, le piccole imprese attuano principalmente politiche di defiscalizzazione: rischi e consigli per le PMI.

Oggi desideriamo soffermarci su un argomento che rappresenta il cruccio e nello stesso tempo l’ancora di salvezza dell’Impresa: l’utilità di sostenere  i costi di consulenza qualificata. E’ noto il divario in termini di produttività e di organizzazione tra le piccolissime imprese e le medio e grandi imprese in cui i fattori organizzativi rappresentano un elemento strutturale dell’azienda. Più chiaramente, mentre le medio e grandi imprese alla voce spesa di bilancio sistematicamente introducono quella della Consulenza, le piccole imprese attuano principalmente politiche di defiscalizzazione. In breve, chiedono al loro commercialista di pagare meno tasse possibili e il consulente fiscale, assecondando quella che è una richiesta istintiva che a volte ha radici profonde ed è segno di assenza di cultura di impresa, finisce per castrare l’impresa stessa che diventa spesso, complici le dichiarazioni dei redditi che tendono al pareggio di bilancio, scarsamente finanziabile dagli istituti di credito, a volte addirittura uscendo per lunghi periodi dall’area della finanziabilità.

Come agiscono le imprese strutturate

Le imprese strutturate, invece, hanno maggiore consapevolezza delle dinamiche finanziarie e dell’effetto leva che giusti investimenti producono all’interno della realtà aziendale e attuano politiche di riduzione fiscale attraverso la spesa utile e il debito sostenibile ma non smettono di investire. Nel lungo periodo, per forza di cose, muta l’elemento dimensionale dell’azienda e molto spesso il focus aziendale nel senso che politiche di crescita determinano anche spesso una diversificazione degli investimenti e l’estensione dei settori di operatività d’ impresa.

Come colmare il gap: consigli per le PMI

Il gap che si determina tra impresa che investe partendo dalla consulenza, ed impresa che non investe, nel lungo periodo, in ipotesi tutt’altro che infrequenti, porta le imprese statiche a processi di involuzione che a volte costringono alla chiusura. In sostanza aziende che operano in settori produttivi anche per lunghissimi periodi arrivano a valori di stima prossimi allo zero o addirittura negativi ed esauriscono  il loro ciclo vitale in una sola generazione. Ne deriva l’impossibilità di affrontare in maniera proficua qualsiasi ipotesi di successione generazionale aziendale.

Il fenomeno è legato alle piccole imprese anche a carattere familiare tendenzialmente senza distinzioni tra Nord e Sud ma di fatto le realtà del Sud Italia, caratterizzate da maggiori diffidenze e scarso ricorso alle nuove forme di cooperazione aziendale, quali ad esempio le reti di impresa, fanno maggiore fatica a restare sul mercato e a crescere. Si registrano specie nelle imprese familiari con esperienza anche ventennale alle spalle dati negativi sotto più profili. Diversamente, sembra che le Start Up che beneficiano da subito di un progetto di impresa supportato da buone dosi di consulenza riescano a  con maggiore naturalezza ad evolvere dimensionalmente ed economicamente. Ancora di più si registrano dati positivi per le Start Up in cui è predominante l’elemento femminile.

Tornando all’argomento dell’importanza della Consulenza mi preme evidenziare come la domanda di buona consulenza, che aumenta ad ogni passaggio generazionale aziendale ed è fattore strutturale nelle Start Up determini nei soggetti erogatori di prestazioni professionali di natura consulenziale la necessità di un approccio completamente diverso rispetto al passato. In particolare la materia che in gran parte è stata di appannaggio di figure professionali quali i commercialisti e i fiscalisti sta, per forza di cosa, passando di mano per essere gestita da strutture che curano gli interessi aziendali a 360 gradi. Questo  perché le figure classiche di professionisti dedicano gran parte del loro tempo alle scadenze fiscali e alla contabilità ordinaria sottraendolo alla consulenza.  

L’importanza della consulenza per la crescita aziendale

Nell’ambito dell’avvocatura che fa consulenza si fanno invece  strada gli avvocati d’affari, che in passato etichettati in maniera negativa in quanto proiettati in dinamiche affaristiche lontane dall’avvocatura tradizionale, oggi recuperano il giusto spazio di professionisti di pregio in grado di assistere i clienti nelle fasi più delicate e strategiche dell’azienda, curando l’area contrattuale e le relazioni più importanti con i partners aziendali, coordinandosi e a volte coordinando le altre figure professionali, entrando da protagonisti nelle dinamiche aziendali più delicate quali gli investimenti, la relazione banca cliente, la mission aziendale e la tutela aziendale e patrimoniale.

Grazie al loro supporto che denota ampiezza di vedute e competenza nella materia patrimoniale ed aziendale, anche piccoli imprenditori possono mutare le dinamiche d’impresa e iniziare a ragionare in termini di crescita. Dall’altro lato, in una avvocatura che naturalmente avrebbe una vocazione consulenziale ma che è relegata spesso nel ruolo  sterile o meno proficuo di rappresentanti qualificati di situazioni litigiose, si aprono ampi spazi di operatività in quanto si stima che nei prossimi anni il ricorso delle imprese a consulenti d’affari subirà un incremento notevole ma bisogna essere pronti mentalmente e professionalmente a soddisfare le nuove richieste in quanto il mercato è attenzionato da imprenditori già pronti a fare di questa esigenza il loro business più proficuo invadendo spazi naturalmente più vicini alla professione che non all’impresa.

Se queste considerazioni si tradurranno presto in realtà assisteremo purtroppo all’allargarsi della distanza tra imprese dinamiche  e statiche. Le seconde spariranno dal mercato prima ancora di rendersi conto delle cause della loro disfatta messe ai margini da concorrenti più competitivi, meglio strutturati e produttivamente orientati. Concludendo: E’ finita l’era del fai da te!

Per ulteriori informazioni visita il sito internet (www.studiolegalegiulioiannotta.it) e contattaci.