In Italia, per quanto riguarda la tutela della disabilità, la legge di riferimento è la n. 104 del 1992: cosa prevede, come funziona e quali sono le agevolazioni.
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Un principio irrinunciabile secondo la Dichiarazione universale dei diritti umani. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i diritti e cosa prevede la normativa in merito alla tutela della disabilità.
Cosa sapere
Gli individui con disabilità hanno naturalmente gli stessi diritti di tutti, ma i loro bisogni possono essere specifici e particolari. Garantire loro lo stesso trattamento che si riserva agli altri rischia di essere gravemente lesivo e discriminatorio. Per questo è fondamentale conoscere i diritti e la normativa vigente per consentire loro di accedere agli stessi diritti. Nel caso specifico le famiglie con bambini o ragazzi con disabilità vivono spesso disagi e difficoltà dovute alla mancata comprensione dei loro bisogni. Ma come si è pronunciata la normativa in merito?
Tutela della disabilità: la Legge 104
In Italia, il principale riferimento legislativo per far valere i diritti delle persone con disabilità è la legge quadro N. 104 del 5 febbraio 1992, che tutela i diritti delle persone con disabilità. La normativa garantisce ai familiari che assistono una persona con disabilità grave fino a 3 giorni di permesso mensile retribuito e 2 ore giornaliere se si parla di un bambino di età inferiore a 3 anni. Inoltre, sono previste agevolazioni sui trasferimenti ed è possibile chiedere di non lavorare in turni di notte; inoltre si può usufruire di un congedo retribuito di 2 anni, non necessariamente consecutivi.
Istruzione e assistenza sanitaria: diritti e agevolazioni
Per quanto riguarda l’istruzione, i bambini e i ragazzi affetti da disabilità possono contare su insegnanti di sostegno per favorirne l’inclusione e l’apprendimento. Lo studente può contare anche su un assistente all’autonomia e alla comunicazione, cioè un professionista che si occupa di alunni con disabilità sensoriale.
Inoltre la normativa prevede anche la copertura dei costi di ricovero presso le strutture con una ripartizione delle spese tra servizio sanitario e autorità comunali, a seconda dei casi. Le associazioni che promuovono i diritti e la tutela della disabilità, sottolineano quanto sia importante attivare maggiori aiuti economici per le famiglie.