Cos’è la negoziazione assistita e quando è obbligatoria: cosa prevede la normativa vigente.
La negoziazione assistita obbligatoria è una procedura che favorisce la conciliazione tra le parti in conflitto durante un processo. Ma vediamo nel dettaglio cos’è e quando è necessaria.
Come funziona
Una cosa fondamentale da sapere: la procedura di negoziazione assistita non va avanti all’infinito; per legge questa procedura non può durare meno di un mese e più di tre, prorogabile al massimo per altri 30 giorni. Quando e se le parti giungono ad una conclusione positiva, allora si procede con la scrittura privata, che viene sottoscritta dalle parti e dai loro avvocati. In caso contrario invece la procedura termina con un verbale che attesta l’esito negativo.
Quando è obbligatoria la negoziazione assistita
La negoziazione assistita è obbligatoria nei casi di:
- controversie in materia di risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti;
- controversie per domanda di pagamento a qualsiasi titolo di somme che non superano i 50.000 euro.
- Sinistri stradali e negoziazione assistita.
In questi casi la negoziazione assistita è obbligatoria, a prescindere dal valore della controversia. Chiunque subisca un danno a causa della circolazione di un mezzo ha quindi il dovere di incaricare il proprio avvocato, che deve invitare la controparte a stipulare una convenzione di negoziazione assistita, a prescindere quindi dall’ammontare del danno da risarcire.
La convenzione deve contenere, a norma dell’art. 2 del d.l. n. 132/2014, sia il termine concordato dalle parti per l’espletamento della procedura, che non può essere inferiore a un mese e superiore a tre (salvo proroga di 30 giorni su richiesta concorde delle parti), sia l’oggetto della controversia, che non può, come riguardare né i diritti indisponibili né materie di lavoro.