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In cosa consiste il contenzioso bancario, quando e perché si avvia questa procedura e come si risolve.

Il contenzioso bancario si riferisce alle procedure stragiudiziali e giudiziali per risolvere problemi di natura finanziaria tra il cliente e la banca. Si tratta di una procedura generalmente complessa e per questo abbiamo deciso di darvi alcune delucidazioni in merito.

Cos’è il contenzioso bancario

Si tratta di uno strumento di tutela nei confronti di coloro i quali siano stati vittime di usura bancaria, anatocismo e altri addebiti illegittimi da parte della banca

Il processo di contezioso banca-clienti

È una procedura utilizzata soprattutto da imprenditori. Si tratta di una procedura generalmente molto costosa e lunga e per questo non è consigliata per il piccolo risparmiatore, poiché nella maggior parte delle volte viene riconosciuta solo una piccola percentuale. Per recuperare parte del credito non dovuto è necessario intraprendere una vera e propria causa.

Accertamenti preliminari

In questi casi, prima di avviare tale procedura, è necessario capire se sia possibile farlo. Si devono valutare le cause e i possibili risultati. Per aprire un contenzioso ci si deve affidare a legali specializzati nel settore bancario, come lo studio dell’avvocato Avv. Giulio Iannotta. Quest’ultimo chiederà di visionare tutti i documenti inerenti al conto corrente. Qualora il cliente non li abbia, può richiederli alla banca, che dovrà fornirli entro il termine ultimo di 3 mesi. Perché l’istituto sia tenuto a rilasciare la documentazione richiesta, il conto non deve essere chiuso da più di 10 anni.

Cosa farà il legale

Una volta presentata la documentazione richiesta, l’avvocato procederà a una valutazione completa del tasso di interesse globale applicato, verificherà l’eventuale anatocismo e l’eventuale usura o applicazione di interessi illegittimi. Qualora ci siano le basi per procedere, si valuterà la percentuale di interessi recuperabile: se la percentuale è inferiore ai costi da sostenere, la procedura non avrà ragione di essere attivata.

Tentativi di conciliazione

Nel momento in cui si stabilisce la fattibilità dell’operazione, si attua un processo di trattativa diretta con la banca. Tuttavia, i casi di conciliazione sono molto pochi, la maggior parte delle volte, le banche preferiscono gestire la trattativa con un intermediario: bisogna rivolgersi all’organismo preposto. Qualora, invece, la conciliazione abbia esito positivo, si otterrà il risarcimento senza ritrovarsi in un’aula di Tribunale.

Qualora sospettiate di essere vittime di un comportamento illecito da parte della vostra banca e desiderate ricevere un parere dell’esperto, contattate l’Avv. Giulio Iannotta, il quale valuterà il vostro caso e vi indicherà il modo migliore di procedere.